Intrecci preziosi tra flora e fauna
L’Art Nouveau è l’espressione artistica della rampante classe borghese, che tra fine Ottocento ed i primi anni del Novecento si impose nel panorama europeo come motore capace di sviluppare una nuova economia basata sull’industrializzazione e sull’artigianato che venne meccanicizzato e reso decisamente più produttivo, realizzando oggetti in serie, su larga scala e riducendo i tempi di lavorazione dei prodotti. Un’energia e un ottimismo dirompenti, che prima delle Grandi guerre promettevano un radioso futuro, cambiando il volto dell’Europa.
Anche per questo motivo gli artisti e gli artigiani che svilupparono il movimento artistico chiamato Art Nouveau (Liberty in Italia, Modernismo in Spagna, Jugendstil nei paesi mitteleuropei) guardarono agli elementi naturali: ai rami curvi delle piante, ai fiori; svilupparono una particolare attenzione per la linea ed i colori, opponendosi agli oggetti prodotti in serie dalle fabbriche ed ispirandosi alla Natura. Essa crea forme di strabiliante bellezza ed armonia, elementi unici ed irripetibili. Questo è uno fra gli aspetti che piacque agli artisti del Movimento dell’Art Nouveau, creare forme uniche, belle ed armoniose, ispirandosi alla Natura stessa. Poi c’è il desiderio di cercare nuove forme in architettura, nuove idee e suggestioni ed i fusti degli alberi diventano colonne per nuovi palazzi che impreziosiscono le città, luoghi centrali della cultura.
I fiori utilizzati nelle decorazioni delle residenze, come ad esempio negli ornati dei ferri battuti o nei dipinti decorativi alle pareti di residenze e palazzi, hanno spesso un significato simbolico dedotto dal linguaggio dei fiori; sono rappresentati i fiori più comuni dai colori tenui e delicati come le margherite, garofani e girasoli, fino a ricercare esemplari esotici, dalle forme elaborate complesse e dai colori sgargianti. La pittura bidimensionale che venne utilizzata e l’attenzione per la linea curva derivò da alcune stampe giapponesi che arrivarono in Europa quando riiniziarono gli scambi commerciali fra Oriente e Occidente, dopo un lungo periodo di chiusura che interessò il Giappone. La stampa di Hokusai, “La grande onda di Kanagawa”, per parlare di un’opera celebre, arrivò nella brulicante Parigi di fine ‘800 ed ebbe una certa influenza nella cultura e nella produzione artistica, tanto da cambiare le tecniche pittoriche e da far risalire a queste scoperte la nascita del movimento artistico (vedi: Un’eredità d’avorio e ambra). Non sono solo i fiori ad essere spunto decorativo, anche la fauna ne diventa oggetto, ma questa è un’altra storia. (vedi Nel lontano Siam, tra scimmie ed elefanti e Il Berzieri: un gioco da ragazzi!!).
I materiali impiegati sono diversi: ceramiche, legno, vetro, ferro e l’abbinamento fra essi. Dalla maestria artigiana e dall’estro degli artisti nascono intrecci preziosi che possiamo ancor oggi osservare nelle testimonianze rimaste.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, perché l’arte si dipana in tutti gli aspetti della vita, non solo nelle architetture o nelle decorazioni degli edifici, e arriva di riflesso a tutte le classi sociali. L’Art Nouveau è nelle tessiture dei vestiti delle belle signore dell’alta società borghese, negli intrecci di vimini dei salottini bene, negli oggetti quotidiani: spazzole, lampade, posate, piatti; ma non solo, nei tabelloni pubblicitari dell’epoca, piuttosto che negli edifici pubblici, come ad esempio le stazioni.
In un’intervista l’artista Mucha sosteneva che la realizzazione delle affiches (i manifesti pubblicitari) era a tutti gli effetti arte capace di raggiungere tutti al di là dell’appartenenza ad una classe sociale; essa non era più relegata nelle gallerie dei nobili, ma a disposizione di tutti: una vera rivoluzione culturale e sociale.
L’Art Nouveau cela in sé una profondità di significato e diversi livelli di lettura negli elementi descrittivi presenti nelle opere. Ogni fiore, animale o insetto nasconde una simbologia che viene utilizzata dall’artista per comunicare qualcosa, così come per il colore. Il rosso per esempio diventa il colore della fortuna ed è ben augurante nella Taverna Rossa al Grande hotel des Thèrmes di Salsomaggiore dipinto da Chini, per esempio, mutuandolo dalla tradizione orientale; il blu cobalto, l’azzurro e il verde sono i colori impiegati nelle decorazioni del Berzieri per ricordare l’acqua termale fonte di benessere e salute e ancora i riccioli dorati e bruniti nelle stagioni di Galileo Chini rappresentano i flutti del mare antico che inonda la terra rendendola fertile e ricoprendola di fiori ed erba.
L’Art Nouveau, Liberty nel corso del secolo Novecento si trasforma e diventa Art Deco (art decoratif): nell’expo di Parigi del 1925 viene celebrata l’arte decorativa a tutti gli effetti, che si esprime nei diversi ambiti dell’ espressione artistica applicata al design, per esempio nell’arredo di interni e nella realizzazione degli oggetti di uso comune. Lo stabilimento termale Berzieri è un edificio realizzato fra il 1911 e il 1923, tra Liberty e Deco – come recita uno dei testi più significativi in circolazione di Bonatti Bacchini – , non si può incasellare in camere a tenuta stagna il fluire creativo dell’arte e delle persone che la fanno e questo palazzo ne è testimonianza, è opera a sé, unica nel suo genere che vive le trasformazioni che intervengono nella sua epoca.